Ehe für alle

Un passo importante per i diritti - ma l’uguaglianza è ancora lontana

Comunicato stampa

Ehe für alle

Comunicato stampa

La scelta chiara del popolo svizzero a favore del matrimonio per tutte e tutti è un'importante vittoria (intermedia) verso la parità di diritti. Accettiamo volentieri l'accusa di utilizzare la “tattica del salame” per promuovere le pari opportunità e l’uguaglianza di tutti i modi di vita. Il matrimonio per tutte e tutti non è affatto l'ultima fetta di salame. Lo Stato privilegia ancora certi modi di vita rispetto ad altri. Ecco perché continueremo a impegnarci per i diritti e per l’uguaglianza.

Il 26 settembrela Svizzera ha fatto un grande passo: dopo un'attesa molto troppo lunga, il matrimonio è finalmente apertoa  tutte le coppie, indipendentemente dal sesso e dall'orientamento sessuale. Il matrimonio per tutte e tutti elimina le principali disparità di trattamento nei confronti delle coppie composte da persone dello stesso sesso: "stesso amore, stessi diritti".

Fin dalla sua fondazione, Operazione Libero ha lottato per questa uguaglianza nei confronti della legge. “Gli avversari ci accusano di utilizzare la tattica del salame”, spiega Stefan Manser-Egli, copresidente del movimento impegnato per le libertà e i diritti. “Ma noi non abbiamo mai fatto mistero del fatto che il matrimonio per tutte e tutti non è affatto l'ultima fetta di salame in termini di uguaglianza e progetti di vita.” Proprio l'aggressività con cui è stato combattuto il matrimonio per tutte e tutti e il fatto che intorno di un terzo dell'elettorato l'abbia rifiutato, in parte per motivi dichiaratamente omofobici, dimostra che l'omofobia è ancora onnipresente e ancora troppo largamente accettata.

“Il chiaro ‘sì’ indica però che la maggioranza della società è molto più aperta e progressista verso la diversità delle forme di vita rispetto a quanto suggeriscono certe norme antiquate ancora presenti del nostro ordinamento giuridico”, continua Manser-Egli. “Il matrimonio per tutte e tutti è solo un piccolo passo per adattare le nostre leggi alla realtà delle nostre famiglie.”

Riconoscere la diversità dei modi di vita

Le libertà individuali, il libero arbitrio e le pari opportunità sono i cardini di una società liberale. Questi principi devono applicarsi anche e soprattutto a modi di vita che si discostano dalla norma. Uno stato di diritto riconosce la diversità e rispetta le decisioni private. Non è compito dello stato privilegiare certe forme di relazione e di vita rispetto ad altre.

Tuttavia, i vincoli strutturali e la discriminazione, così come le concezioni prevalenti dei ruoli, della famiglia o della sessualità, occupano ancora un ruolo determinante per le nostre scelte di vita e possibilità di sviluppo. Il diritto della famiglia svizzero è in gran parte basato su una concezione molto tradizionale: per esempio, il diritto fiscale con l'imposizione congiunta delle coppie sposate è ancora basato su un modello economico un sistema di valori che favorisce distribuzioni di ruoli asimmetriche e non rende giustizia alla diversità delle forme di vita e delle costellazioni familiari.

I prossimi passi verso l’uguaglianza

Chiediamo quindi che tutte le forme consensuali di relazione e i modelli di famiglia - che siano dello stesso sesso o di sesso opposto, sposati o no - siano ugualmente possibili. Il matrimonio, con la sua lunga storia come strumento centrale di potere del patriarcato, non deve più essere considerato la forma di vita standard. Non deve essere privilegiata, né giuridicamente né finanziariamente, rispetto ad altre forme di convivenza.

Nei prossimi mesi e anni, Operazione Libero si batterà per le seguenti richieste sulla strada verso l'uguaglianza reale:

1. Più equità fiscale attraverso l’imposizione individuale
L’imposizione individuale è l’unico modo per eliminare la disparità di trattamento fiscale tra le coppie da parte dello Stato.

2. Più diritti per le unioni di fatto
Auspichiamo l'introduzione di un regime convivenza regolamentata per le coppie non sposate che lo desiderano, sul modello del PaCS (Pacte civil de solidarité) francese.

3. Più libertà per i futuri genitori
Il riconoscimento dello statuto di genitore, l'adozione e la procreazione assistita dovrebbero essere aperte a tutte le persone nel rispetto dell'interesse superiore del bambino e dei diritti fondamentali di tutti gli interessati, indipendentemente dal fatto di essere sposati o no.

4. Più strumenti contro le violenze sessuali
Chiediamo una revisione del diritto penale in materia di reati a sfondo sessuale in linea con le norme e gli obblighi internazionali, che si lasci alle spalle idee completamente superate di violenza sessuale e che protegga l'integrità sessuale e non concezioni morali antiquate.

Till Burckhardt
Responsabile tematico pari opportunità

Simon Städeli
Responsabile della comunicazione